La sensualità e l’esotismo della pittura di Elisabeth Jerichau Baumann.
La formazione di Elisabeth Jerichau-Baumann
Elisabeth Jerichau Baumann nacque a Varsavia da genitori di origine tedesca. Si formò alla Kunstakademie di Düsseldorf, uno dei centri d’arte più importanti d’Europa, dove espose i suoi lavori al pubblico per la prima volta.
I suoi soggetti erano ispirati alla vita in Polonia e alle lotte del paese durante la ribellione contro la Russia. Dopo un’esposizione a Colonia, Elisabeth Jerichau Baumann riuscì a vendere le sue opere ad alcuni importanti collezionisti europei. Con il ricavato, poté intraprendere un viaggio in Italia.
L’esperienza italiana
A seguito del suo trasferimento in Italia, Elisabeth Jerichau Baumann scrisse che Roma ha aperto i miei sensi e attivato il mio equilibrio interiore. Qui la pittrice dipinse la vita delle persone del posto. Nella sua opera Italia, del 1859, ora nella collezione dell’Ackland Art Museum di Chapel Hill (Carolina del Nord), dipinse il tumulti che precedettero l’unità della penisola.
A Roma Elisabeth Jerichau Baumann incontrò il suo futuro marito Jens Adolf Jerichau, professore d’arte danese. La coppia si sposò nel 1846 e ebbe nove figli. Harald e Holger Hvitfeldt, entrambi morti in giovane età, furono artisti. Il nipote Jens Adolf Emil Jerichau è stato uno dei pittori modernisti danesi più famosi.
Nel 1849 la famiglia si trasferì a Copenaghen.
photo credit: www.arthistory.co
Il successo internazionale
Elisabeth Jerichau Baumann diventò famosa nel 1866, quando la Galleria Nazionale Danese acquistò ed espose il suo dipinto di genere Un soldato danese ferito.
Partecipò due volte, nel 1867 e nel 1878, all’Esposizione Universale di Parigi.
A seguito di un’esposizione londinese, la regina Vittoria chiamò Elisabeth Jerichau Baumann a presentare a Buckingham Palace i suoi dipinti, tra cui il ritratto di Hans Christian Andersen.
Elisabeth Jerichau Baumann diventò una ritrattista molto ricercata, che lavorò per la famiglia reale e per i membri dell’aristocrazia europea. Ritrasse anche molti colleghi artisti e personalità dell’epoca.
Si impegnò in maniera attiva nella causa dell’emancipazione femminile e nella ridefinizione della posizione delle donne nel mondo dell’arte.
È stata una tra le prime pittrici a far parte della Danish Royal Academy of Arts.
photo credit: www.getdailyart.com
I viaggi in Medio Oriente e la sensualità e l’esotismo della pittura di Elisabeth Jerichau Baumann
Elisabeth Jerichau-Baumann era affascinata dall’esotismo e attraversò il Mediterraneo, recandosi più volte in Medio Oriente. Proprio perché donna, le fu concesso di accedere agli harem dell’Impero Ottomano. Qui poté lavorare e dipingere scene di vita quotidiana, che i suoi colleghi maschi avevano potuto soltanto immaginare.
Le opere di questo periodo sono state a lungo giudicate controverse.
photo credit: it.m.wikipedia.org
La sensualità e dell’esotismo della pittura di Elisabeth Jerichau Baumann
Il lavoro di Elisabeth Jerichau Baumann è intriso di sentimentalismo, sensualità ed erotismo, caratteristiche inaccettabili, all’epoca, nella produzione artistica femminile. Proprio per questo motivo, alcune delle sue opere, seppur molto apprezzate dalle Istituzioni, sono state a lungo tenute nascoste nei magazzini dei musei danesi.
Sul tema della sensualità nell’arte Elisabeth Jerichau Baumann scrisse: Le opinioni saranno divise su questo, ma per me stessa devo confessare che, se fosse vietato all’arte di illustrare il sensuale, allora la mia posizione sarebbe che una tale regola sarebbe contraria le Arti, in particolare la natura stessa dell’arte della pittura, che comprende e osserva con i sensi e deve quindi usarli come mezzo per godere delle creazioni sensuali.
Oggi le opere di Elisabeth Jerichau Baumann si trovano nella National Gallery e alla Royal Collection in Danimarca, al National Museum in Svezia, alla Royal Collection nel Regno Unito e al Royal Castle di Varsavia.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche Eleni Bùkura Altamura la prima pittrice dell’arte neogreca
Clara Zennaro