Doris Clare Zinkeisen nasce a Rosneath, un villaggio nell’Argyll e Bute, in Scozia, nel 1898. Il padre, di professione commerciante, è un artista dilettante. Doris cresce in un ambiente familiare che favorisce l’espressione artistica. Dopo aver frequentato la Harrow School of Art e la Royal Academy, Doris Zinkeisen condivide uno studio a Londra con la sorella Anna, dove dà avvio alla sua poliedrica carriera di pittrice, artista commerciale, costumista e scenografa.
Il raffinato ritratto della società di un’epoca passata
Nel 1927, Doris Zinkeisen sposa Edward Grahame Johnstone, un ufficiale di marina. La coppia ha due gemelle, che diventeranno illustratrici di libri per bambini, e un figlio maschio.
Nonostante la vita familiare, Doris Zinkeisen continua la sua attività ed è anche una produttiva pittrice.
Tra gli anni Venti e Trenta esegue una serie di raffinati dipinti che ritraggono le signore dell’alta società inglese e francese, che incarnano l’inconfondibile e ricercata eleganza degli Anni Folli.
Nel celebre Autoritratto del 1929, Doris Zinkeisen si rappresenta di tre quarti. Fiori e uccelli variopinti si perdono tra le pieghe di uno scialle nero, che lascia scoperte spalle e décolleté di un candore abbacinante.
I lineamenti del volto sono enfatizzati da un deciso trucco teatrale. Anche la posa della sua mano, congelata nell’atto di scostare un panneggio, lascia immaginare che la protagonista del dipinto, nonché la stessa autrice, stia per solcare la scena.
Intenso e conturbante il Ritratto di Elsa Lanchester del 1925. La particolare espressione, la postura delle spalle e il gesto della mano caratterizzano il soggetto al punto che lo spettatore potrebbe affermare di ben conoscere l’indole dell’indimenticabile attrice.
Doris Zinkeisen realizza inoltre una serie di dipinti che raccontano la vita dell’alta società nelle città di Londra e Parigi. Si tratta di opere che illustrano scene di vita quotidiana nei parchi, nei café parigini e nei teatri
Numerosi i ritratti equestri che riflettono una delle passioni dell’artista, ottima cavallerizza, che vince la Coppa di Mosca all’International Horse Show nel 1934.
Una vita nel mondo del teatro e del cinema
Scenografa e costumista di successo per opere teatrali e film, durante la sua lunga carriera, Doris Zinkeisen lavora con personalità di spicco come Nigel Playfair, Karel e Josef Čapek, Clifford Bax e Charles B. Cochran.
I costumi e le scenografie da lei progettati per produzioni teatrali e musical di grande successo diventano presto un punto di riferimento nell’ambiente del cinema e del teatro.
Nel 1928, disegna i costumi per This Year of Grace di Noël Coward, mentre, nel 1933, lo scollo audace di uno dei costumi progettati per il musical Nymph Errant di Cole Porter all’Adelphi Theatre di Londra provoca uno sciopero da parte del coro.
Il film Il Danubio Blu del produttore e regista Herbert Wilcox è basato su un suo racconto e narra la storia di uno zingaro ungherese che inizia a soffrire di angoscia, quando lascia la sua ragazza per una contessa.
Nel 1937, lavora per il film storico britannico sulla vita della regina Vittoria Victoria the Great, diretto dallo stesso regista.
La collaborazione con la sorella Anna
Nel 1935, Doris e Anna Zinkeisen dipingono i murales, ispirati al mondo del circo e del teatro, del Verandah Grill, il ristorante e night club del transatlantico RMS Queen Mary e, cinque anni più tardi, quelli della RMS Queen Elizabeth.
Inoltre realizzano alcuni manifesti pubblicitari per diverse compagnie ferroviarie britanniche.
Nel 1944, le sorelle producono, per la United Steel Companies, dodici dipinti che vengono riprodotti nella stampa specializzata e, due anni più tardi, pubblicate nel libro This Present Age.
La testimonianza di un’artista di guerra
Durante la seconda guerra mondiale, Doris Zinkeisen si unisce alla St John Ambulance Brigade come infermiera, contribuendo alla cura delle vittime del Blitz di Londra.
Di giorno lavora nel pronto soccorso del St Mary’s Hospital, a Paddington, mentre il pomeriggio dipinge i tragici eventi di cui è testimone.
Nel 1945, in veste di artista di guerra si reca nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, subito dopo la sua liberazione, dove realizza dei drammatici dipinti, tra cui Lavanderia Umana, che mostra gli inservienti tedeschi costretti a lavare i superstiti del campo prima del loro trasferimento in ospedale.
L’impegno artistico di Doris Zinkeisen continua anche dopo la guerra. Espone i suoi dipinti e disegna costumi e scenografie per diverse produzioni.
Nel corso della sua carriera, espone alla Royal Academy e riceve medaglie di bronzo, argento e oro al Salon di Parigi per il suo lavoro. Muore nel 1991, a Badingham, nel Suffolk, all’età di 93 anni.